Empatia, la chiave per comprendere le sfide quotidiane del diabete

Molto più di una semplice qualità: l’empatia è un ponte che ci connette profondamente agli altri. Il progetto “Empatia, un giorno con il diabete” sensibilizza sul valore di questo sostegno emotivo, invitando le persone sane a comprendere - vivendole in prima persona - le sfide e le emozioni quotidiane di chi convive con la patologia.

Capirsi al volo vicendevolmente, senza bisogno di parlarsi. Questa è l'empatia, cioè la capacità di comprendere intimamente i sentimenti degli altri. Entrare in risonanza con le emozioni di chi ci è vicino è una capacità propria degli essere umani ed è alla base di tanti rapporti nel quotidiano. Si può soffrire, esultare, essere accondiscendenti: capire lo stato emotivo della persona che ci è di fronte porta a comportarsi di conseguenza nel modo appropriato.

Negare o reprimere i sentimenti ci priva di segnali importanti: sfuggono i colori dei dettagli e così rimane solo un quadro in bianco e nero. Viceversa, riflettere sul ruolo e sui significati delle emozioni che provano gli altri ci consente di comprendere ed essere di aiuto. 

Comunicare il non detto

L’empatia può anche aiutare le persone sane ad avere una maggiore consapevolezza rispetto all’impatto che malattie presenti nel quotidiano possono avere sul benessere psicologico e emotivo delle persone che vi convivono. Questo è quanto mai vero  per chi ha una patologia cronica come il diabete, che richiede attenzione e cura quotidiane e può portare anche a isolarsi o a sentirsi etichettati. Questa ambivalenza ha importanti risvolti emotivi, che possono rendere più complicato tenere sotto controllo "un compagno di vita" sempre presente.

Le persone sane hanno perciò un ruolo fondamentale nell’aiutare quelle con diabete a sentirsi meno sole: per comprenderne i bisogni, le criticità, i disagi percepiti a livello pratico ed emotivo, le persone sane devono “mettersi nei loro panni”. Questa è l’azione a cui chiama il progetto “Empatia, un giorno con il Diabete”, che vedrà il coinvolgimento di persone senza questo compagno di viaggio indesiderato che, per una giornata, dovranno immedesimarsi in una persona con diabete, tenendo monitorata la glicemia.

Nei panni della persona con diabete

Quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete che ricorre il 14 novembre, come Roche vogliamo ribadire il nostro impegno in questo ambito, sensibilizzando sulla necessità di costruire consapevolezza rispetto all’impatto che una malattia presente nel quotidiano come il diabete può avere sul benessere psicologico ed emotivo delle persone che vi convivono.

Il nostro impegno si concretizza con il sostegno al progetto, un'iniziativa die, un’esperienza per comprendere le sfide e le emozioni quotidiane di chi vive con il diabete e per raccogliere evidenze strutturate a scopi divulgativi, raccontate da chi non vive direttamente questa condizione. Le persone con diabete devono infatti monitorare di continuo la glicemia e i suoi livelli, più volte al giorno, tutti i giorni. E lo devono fare indipendentemente da dove si trovano e da cosa stanno facendo.

Il diabete è una patologia cronica complessa e senza pause, con un forte impatto sulla qualità di vita delle persone che vi convivono e che può avere ricadute in termini di benessere psicologico, portando a  condizioni di stress, ansia, burn out e depressione. Una situazione didiffusa ma ancora poco discussa. Chiedere pertanto ai partecipanti di diventare per un giorno persone con diabete e con le incombenze a esso legate, di documentare la loro esperienza con immagini, video e testimonianze, contribuendo all’analisi dei dati raccolti, mira a far comprendere a operatori e istituzioni sanitarie l'importanza di rispondere non solo ai bisogni di accesso alle cure, ma anche a necessità più profonde della vita quotidiana.

Il ruolo chiave dell’innovazione tecnologica

Oggi la tecnologia offre diverse soluzioni per. L’introduzione dei sistemi per il monitoraggio in continuo del glucosio hanno rivoluzionato la gestione del diabete, coinvolgendo con un ruolo attivo le persone che vi convivono che possono così conoscere costantemente il valore della glicemia, capire quali sono i comportamenti che impattano maggiormente sulle oscillazioni di glucosio e correggere così le proprie azioni, ottenendo risultati migliori in termini di aderenza terapeutica e qualità della vita.

Nel tempo, questi device si sono evoluti per andare incontro a bisogni di maggiore personalizzazione, assumendo un sempre più un valore educativo, per aiutare le persone con diabete ad alleggerire il peso clinico e psicologico di questa condizione, contribuendo ad allontanare lo stigma e la vergogna ad essa legate. 

L’impegno di Roche nel Diabete

Roche si impegna da oltre 40 anni a offrire soluzioni sviluppate sulla base dei bisogni di chi convive con il diabete e di tutte le figure coinvolte nella sua gestione. Il nostro obiettivo è portare un sollievo concreto nella vita delle persone, dei loro familiari e caregiver. Per questo motivo siamo attori coinvolti anche con le Associazioni di pazienti, che favoriscono la consapevolezza della patologia e sono quindi un punto di forza indispensabile, con il loro bagaglio di conoscenza diverso e complementare a quello medico e istituzionale.

Infatti, riteniamo importante metterci in ascolto costante delle necessità dei pazienti, sostenendo percorsi di conoscenza del diabete e delle sue ricadute sulla routine quotidiana e promuovendo il dialogo fra i diversi interlocutori del Sistema Salute, affinché ogni persona con diabete possa avere accesso alle soluzioni tecnologiche più innovative a disposizione e a modelli di cura e gestione della patologia sempre più personalizzati e rispettosi delle mutevoli esigenze che accompagnano il percorso, migliorandone la qualità di vita oltre le terapie.

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