Il carcinoma mammario è la neoplasia più frequente nella popolazione femminile con circa 55.000 nuove diagnosi in Italia nel 2020 e, secondi i dati ISTAT 2018, 13.073 decessi. Ma ci sono anche dati positivi: dalla fine degli anni 90 si osserva una continua diminuzione della mortalità per tumore al seno (-0,8%/anno) e questa tendenza è attribuibile a una maggiore diffusione dei programmi di screening che portano ad una diagnosi precoce e ai progressi terapeutici.
In Italia, la sopravvivenza a 5 anni è pari all’87% ed è una delle più alte registrate in Europa. Oggi quasi un milione di donne nel nostro Paese sono vive dopo una diagnosi di tumore alla mammella, secondo i dati pubblicati nel dossier “I numeri del cancro in Italia 2020" di AIRTUM, AIOM, Fondazione AIOM, PASSI e SIAPEC-IAP. Resta fondamentale, accanto al costante progresso della ricerca scientifica, implementare la prevenzione primaria e secondaria.
L’importanza dei centri di senologia multidisciplinare (Breast Unit)
Screening, prevenzione, controlli periodici e cure appropriate: questa è la combinazione vincente per aumentare le guarigioni delle donne con tumore al seno. Avere sul territorio e vicino casa delle strutture polifunzionali in grado di soddisfare queste richieste è fondamentale.
I centri di senologia multidisciplinare - noti come Breast Unit - sono caratterizzati dalla presenza di un team di specialisti dedicati proprio allo studio e alla cura del cancro e delle patologie non tumorali della mammella.
La Breast Unit non è necessariamente collocata interamente all’interno di un’unica struttura ospedaliera, ma può essere costituita da servizi dislocati su sedi diverse (all’interno della stessa Azienda) che creano così un percorso integrato di diagnosi, terapia e controlli. Questa attività può svolgersi anche in strutture fisicamente separate, ma connesse e integrate dal punto di vista funzionale, lavorando come se fossero un’entità unica.
Questo approccio è basato su un modello diffuso a livello europeo che si pone come obiettivo quello di ottenere i migliori risultati in termini di prevenzione, diagnosi e cura, e permette un rapido trasferimento della ricerca scientifica alla pratica clinica di tutti i giorni.
Il tumore al seno è da molti anni una tematica prioritaria per l’Unione Europea, il cui Parlamento ha emanato due direttive: la prima nel 2003, la seconda nel 2006. In Italia a fine 2014 è stata siglata l’intesa Stato-Regioni che ha stabilito l’istituzione dei Centri di Senologia o Breast Unit. Il documento ministeriale “Linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed assistenziali della rete dei centri di senologia" definisce i requisiti essenziali per i percorsi diagnostico-terapeutici in senologia.
Secondo l’intesa ogni Regione deve dotarsi di un centro di senologia multidisciplinare ogni 250.000 abitanti e ogni centro deve trattare almeno 150 nuovi casi/anno e deve avere almeno un core team di 6 professionisti dedicati: radiologo, chirurgo, patologo, oncologo, radioterapista, data manager. All’interno della Breast Unit è prevista anche la presenza di un’associazione di pazienti.
La Breast Unit garantisce quindi un percorso unitario e multidisciplinare, che va dal protocollo di indagini per la diagnosi precoce, agli ulteriori approfondimenti diagnostici, alla riabilitazione post-operatoria, fisica e psicologica, ai controlli nel lungo periodo (follow-up), compresa la gestione del rischio ereditario.
Prevede che al suo interno:
si svolgano i percorsi di screening, prevenzione e diagnosi precoce;
si promuovano la prevenzione primaria del tumore al seno, si incoraggino i corretti stili di vita e si faccia attività di informazione;
vengano effettuate visite, esami diagnostici e di approfondimento seguendo le linee guida nazionali e internazionali;
si garantiscano percorsi dedicati per le donne ad alto rischio ereditario-familiare;
si garantisca un percorso di presa in carico, attraverso il counseling genetico e il supporto psicologico;
si garantisca la presa in carico completa della paziente per tutto il percorso diagnostico-terapeutico con i migliori standard di cura in caso di riscontro di tumore al seno allo stadio iniziale.
in caso di tumore localmente avanzato o metastatico si prende in carico la gestione complessiva della paziente, garantendo la continuità della cura, la gestione delle complicanze e un servizio specializzato di cure palliative, se necessario.